Fermo o mosso

  • Che differenza c’è tra vino frizzante e spumante?
  • Cosa cambia tra uno champagne e un franciacorta?
  • Il prosecco è uno spumante?

Fermo, frizzante, spumante

Il vino può essere fermo, frizzante o spumante.

  • I vini fermi sono privi di anidride carbonica e non hanno bollicine.
  • I vini frizzanti sono “moderatamente effervescenti” (tecnicamente hanno una sovrapressione compresa tra 1 e 2,5 bar).
  • I vini spumanti sono quelli caratterizzati da maggiore effervescenza (sovrappressione superiore a 3 bar).

Il tappo può aiutare a capire quale tipo di vino è racchiuso nella bottiglia. Gli spumanti ad esempio hanno il classico tappo a fungo con gabbietta metallica, sviluppato per contrastare la spinta generata dalla forte pressione interna.

Come si fanno le bollicine

Esistono due modi per rendere un vino effervescente.

  • Una tecnica “artificiale”, utilizzata per i prodotti di qualità inferiore, consiste nell’insufflare anidride carbonica nel vino fermo.
  • La tecnica definita come “naturale” richiede invece di far rifermentare i vini base aggiungendo lieviti e zucchero.

La seconda tecnica conosce due varianti.

  • Il metodo della rifermentazione in bottiglia (noto anche come “metodo classico” o “metodo champenois”) indica di inserire lieviti e zucchero direttamente nella bottiglia.
  • Il metodo Martinotti-Charmat realizza invece la rifermentazione in appositi contenitori in acciaio (autoclavi).

Il “metodo classico” è la tecnica più antica, inventata in Francia nella zona dello Champagne alla fine del 1600, e poi esportata nel resto del mondo. Le prime bottiglie realizzate in Italia con questa procedura sono della seconda metà del 1800.

Il metodo Martinotti-Charmat è nato invece in Italia, in Piemonte, alla fine del 1800.

Champagne, Franciacorta, Trentodoc, Prosecco. Quali differenze?

Semplificando molto:

  • Con il termine “Champagne” si identificano i vini spumanti, prodotti in Francia, nella zona dello Champagne.
  • I “Franciacorta”, similmente, sono spumanti realizzati in Italia, nella zona denominata “Franciacorta”, vicina al lago d’Iseo.
  • I “Trentodoc” sono spumanti realizzati in Trentino Alto Adige.
  • Il “Prosecco” invece è un vino realizzato in Veneto e Friuli. Può essere fermo, frizzante o spumante. La stragrande maggioranza delle bottiglie in commercio sono vini frizzanti prodotti con il metodo Martinotti-Charmat.

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Nota:

In alcuni casi il nome della zona geografica rappresenta di fatto il prodotto. Per intendersi, se al ristorante ci propongono una bottiglia di “Franciacorta”, è chiaro che ci porteranno uno spumante realizzato vicino al lago d’Iseo. È opportuno però precisare che in quelle zone non si elaborano solo spumanti, anche se oggi sono i prodotti che più caratterizzano quella località.

Per mantenere lo stesso esempio, in Franciacorta si realizzano da sempre vini bianchi e rossi fermi. La produzione di spumanti con metodo classico è iniziata negli anni ’60.

Vale anche il contrario. In alcune zone d’Italia, conosciute principalmente per certi tipi di vini fermi, si sono iniziati a produrre recentemente anche spumanti.

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Quali sono le bollicine “migliori”?

Non esiste una regola per definire se una cosa è più buona di un’altra. Si tratta di una questione estremamente personale, legata a decine di fattori che caratterizzano l’individuo.

In questa Guida ci si limita a sottolineare che:

  • La rifermentazione in bottiglia è la tecnica più antica e complicata da realizzare. In genere individua i prodotti di maggior pregio.
  • I vini frizzanti “naturali” in genere sono prodotti con il metodo Martinotti-Charmat, con tempi più brevi rispetto agli spumanti.
  • Generalmente un perlage fine e persistente caratterizza prodotti di maggiore qualità.